Chengdu: dove la forma diventa pura | Sicis

Chengdu: dove la forma diventa pura

29 Aprile 2021 |

A Chengdu un innovativo spazio-mostra, dove i materiali SICIS trovano un’energia inedita.

SICIS: il nuovo realismo nella materia

La forma secondo il concetto suprematista, movimento che diede vita all’astrattismo, forma pura che avvicina alle persone lasciando loro respiro per vedere in questi oggetti la vita, l’armonia. Questa l’essenza del pensiero dell’art director di Berry Creative di Chengdu, He Liang, che ha progettato il "World Impression Tile Exhibition Hall”.
Un luogo dove le persone comunicano tra se e le cose, liberamente.
È un’intuizione totalmente nuova di esposizione, e non segue soliti metodi di visualizzazione dominanti. Nel percorso creativo, ha pensato al rapporto tra la materia e la vita reale ed è giunto alla conclusione che solo quando un prodotto è legato alla vita contemporanea, sia esso di lusso che di normale consumo, possiamo continuare a esplorarne le sue possibilità intrinseche, oltre la visione pura e semplice, per questo va generata una interazione tra lo spazio e le persone, una comunicazione a due vie.

<p>SICIS: il nuovo realismo nella materia</p>

Al secondo piano del Fusenmei Home and Building Materials Museum, l'ambiente si presenta subito in modo impattante, avvolto in pannelli acrilici magenta traslucidi, che attraggono la curiosità.
All'ingresso, lastre di vetro Vetrite, azzurra come i ghiacciai che galleggiano sull'Oceano Artico, fanno immaginare la vastità dell'Universo e l'infinito. In contrasto con le inclusioni in acrilico rosso circostanti, è come la forza del ghiaccio e del fuoco, elegante e trasparente, calma e ardente.
Entrando, il designer ha creato uno spazio-galleria per fare in modo che le linee espositive mostrassero una sorta di cambiamenti naturali e ritmici di differenti dimensioni, in combinazione con una varietà di pareti.

Per aumentare percezione visiva del mutamento che sta intorno, nell'area aperta della mostra, seguendo la tecnica della 'land art', troviamo una installazione composta da Vetrite Magma retroilluminata su cui si ergono pareti vulcaniche. Una luminosità scarlatta impone il tono principale. Qui le lastre di Vetrite utilizzano in modo intelligente la trasmissione della luce che sembrano dettare il flusso e la forza del magma. La montagna da l'impressione di seguire lo scioglimento della lava per diventare soffice fino a scivolare e scorrere.
La larghezza e l'altezza delle superfici si dilatano mediante il riflesso di specchi alle pareti e la scarsa illuminazione dell'ambiente fanno sentire le persone confortevoli.
Si arriva poi ad un luogo rituale, dove un sedile circolare e una cupola da cui traspare la luce portano una sensazione di benessere e fanno immaginare la perfezione delle cose, in movimento fluido.

Seguendo l'idea di estetica orientale, la forma diventa strumento per comunicare verso le persone. Un'idealizzazione della visione umana.